martedì, 14 ottobre 2025 | 17:13

Divieto di cumulo pensioni e lavoro autonomo: modello RED

Entro il 31 ottobre 2025, i titolari di pensione che nel corso dell'anno 2024 hanno percepito anche redditi di lavoro autonomo, devono presentare all'Inps la dichiarazione dei redditi, modello RED, per comunicare i redditi di lavoro autonomo soggetti al divieto di cumulo con le prestazioni pensionistiche (Inps - messaggio 13 ottobre 2025 n. 3036)

Divieto di cumulo pensioni e lavoro autonomo: modello RED

Entro il 31 ottobre 2025, i titolari di pensione che nel corso dell'anno 2024 hanno percepito anche redditi di lavoro autonomo, devono presentare all'Inps la dichiarazione dei redditi, modello RED, per comunicare i redditi di lavoro autonomo soggetti al divieto di cumulo con le prestazioni pensionistiche (Inps - messaggio 13 ottobre 2025 n. 3036)

Le quote delle pensioni dirette di vecchiaia e di invalidità e degli assegni diretti di invalidità eccedenti l'ammontare corrispondente al trattamento minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, non sono cumulabili con i redditi da lavoro autonomo nella misura del 50 per cento fino a concorrenza dei redditi stessi (art. 10, D.Lgs 30 dicembre 1992, n. 503).

Ai fini dell'applicazione del divieto di cumulo, i titolari di pensione con decorrenza compresa entro l'anno 2024 sono tenuti a dichiarare entro il 31 ottobre 2025 i redditi da lavoro autonomo conseguiti nell'anno 2024.

Per presentare la dichiarazione reddituale bisogna accedere, tramite la propria identità digitale (SPID almeno di Livello 2, CNS, CIE 3.0 o eIDAS), al servizio online dell'Inps "RED Precompilato" e selezionare la campagna di riferimento "Campagna RED 2025 anno reddito richiesto 2024".

I redditi da lavoro autonomo devono essere dichiarati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali e al lordo delle ritenute erariali.

II reddito d'impresa deve essere dichiarato al netto anche delle eventuali perdite deducibili imputabili all'anno di riferimento del reddito.

L'omessa presentazione della dichiarazione dei redditi di lavoro autonomo è sanzionata con il versamento all'Ente previdenziale di appartenenza di

una somma pari all'importo annuo della pensione percepita nell'anno cui si riferisce la dichiarazione medesima. Detta somma sarà prelevata dall'Ente previdenziale competente sulle rate di pensione dovute al trasgressore.

I pensionati, nei cui confronti trova applicazione il divieto di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo, che svolgono nel corrente anno attività di lavoro autonomo, sono tenuti a comunicare il reddito che prevedono di conseguire a tale titolo nel corso del 2025 con la dichiarazione reddituale cd. "a preventivo".

Sulla base della suddetta dichiarazione l'Ente previdenziale di appartenenza opera le trattenute sulla pensione “a preventivo”, che saranno conguagliate sulla base della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta 2025, resa a consuntivo nell'anno 2026.

Si evidenzia che:

- sono tenuti a presentare la dichiarazione reddituale a consuntivo anche i pensionati per i quali la situazione reddituale dichiarata a preventivo non abbia avuto variazioni.

- sono tenuti a presentare la dichiarazione reddituale a preventivo anche i pensionati per i quali la situazione reddituale dell'anno in corso non è variata rispetto a quella dichiarata a consuntivo per l'anno precedente.

I redditi posseduti dal solo soggetto titolare non devono essere indicati come importo unico ma, per ogni tipologia di reddito, devono essere indicati i periodi di lavoro effettuati (massimo sei periodi nell'anno con i relativi sei importi, per ogni tipologia di reddito) come sotto riportato:

- Data inizio = mese e anno di inizio del periodo di lavoro;

- Data fine = mese e anno di fine del periodo di lavoro;

- Importo = Reddito posseduto nel periodo di riferimento.

All'interno di queste tipologie di reddito, i periodi vanno indicati in ordine cronologico, senza sovrapposizione fra i periodi.

Poiché devono essere acquisiti sempre e obbligatoriamente i soli redditi da lavoro autonomo del titolare (con i relativi periodi), senza indicare altre tipologie di reddito possedute, nel caso in cui ci sia assenza di importi andranno obbligatoriamente indicati i seguenti valori:

- Data inizio = "Gennaio 2024" (o "Gennaio 2025" per i periodi a presuntivo);

- Data fine = "Dicembre 2024" (o "Dicembre 2025" per i periodi a presuntivo);

- Importo = 0;

per ogni tipologia di reddito richiesta.

Pensionati esclusi dall'obbligo

Sono esclusi dall'obbligo di dichiarazione, in quanto non soggetti al divieto di cumulo, i seguenti soggetti:

- i titolari di pensione e assegno di invalidità avente decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1994;

- i titolari di pensione di vecchiaia;

- i titolari di pensione di vecchiaia liquidata nel sistema contributivo;

- i titolari di pensione di anzianità e di trattamento di prepensionamento;

- i titolari di pensione o di assegno di invalidità con un'anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni.

Sono altresì esclusi dall'obbligo di comunicare i redditi di lavoro autonomo conseguiti nell'anno 2024 i titolari di pensione di invalidità e di assegno di invalidità che, in linea di principio soggetti al divieto, abbiano conseguito un reddito da lavoro autonomo pari o inferiore a 7.781,93 euro.

di Ciro Banco

Fonte Normativa

Inps - messaggio 13 ottobre 2025 n. 3036