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Riforma fiscale: affrancamento straordinario delle riserve
L’art. 14 del DLgs 13 dicembre 2024, n. 192, introduce un’importante misura straordinaria per l’affrancamento dei saldi attivi di rivalutazione, delle riserve e dei fondi in sospensione d’imposta attraverso l’applicazione di un’imposta sostitutiva con aliquota agevolata al 10%
Riforma fiscale: affrancamento straordinario delle riserve
L’art. 14 del DLgs 13 dicembre 2024, n. 192, introduce un’importante misura straordinaria per l’affrancamento dei saldi attivi di rivalutazione, delle riserve e dei fondi in sospensione d’imposta attraverso l’applicazione di un’imposta sostitutiva con aliquota agevolata al 10%
Oggetto e ambito di applicazione
Il primo comma individua chiaramente i beni oggetto dell’affrancamento straordinario:
- saldi attivi di rivalutazione;
- riserve;
- fondi in sospensione d’imposta.
Questi elementi devono risultare iscritti nel bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2023 e devono residuare nel bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024. L’affrancamento può essere esercitato in tutto o in parte, consentendo una maggiore flessibilità alle imprese nella gestione delle risorse patrimoniali.
Modalità di applicazione dell’imposta sostitutiva
L’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP è fissata nella misura agevolata del 10% ed è liquidata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024. Le modalità di versamento sono dettagliate nella norma:
- l’imposta deve essere versata in quattro rate annuali di pari importo;
- la prima rata ha scadenza entro il termine ordinario previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024;
- le successive tre rate devono essere versate entro i termini di pagamento delle imposte sui redditi relative ai periodi d’imposta successivi.
Questa dilazione in quattro annualità contribuisce a ridurre l’impatto finanziario dell’operazione di affrancamento, favorendo così la scelta di adesione da parte delle imprese.
Finalità e vantaggi dell’affrancamento
L’agevolazione introdotta risponde a molteplici obiettivi:
- rafforzare la struttura patrimoniale delle imprese, permettendo la "liberazione" delle riserve in sospensione d’imposta;
- semplificare i bilanci aziendali, rendendoli più chiari e trasparenti;
- fornire liquidità potenziale per investimenti futuri o per operazioni straordinarie.
In un contesto economico caratterizzato dalla necessità di incentivare la crescita e la competitività delle imprese italiane, l’affrancamento rappresenta uno strumento strategico che offre un costo fiscale contenuto a fronte di vantaggi significativi.
Il secondo comma dell’articolo demanda l’attuazione delle specifiche disposizioni a un decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, da emanarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della norma. Tale decreto ministeriale avrà il compito di chiarire eventuali aspetti tecnici e operativi, garantendo un’applicazione efficace e tempestiva della misura.
di Anna Russo
Fonte normativa
Rassegna stampa
- iQnotizie - La revisione dell'IRPEF e dell'IRES approda in Gazzetta, del 17 dicembre 2024, di Daniella Nannola
- iQnotizie - Riforma fiscale: le principali novità in materia di IRES, del 17 dicembre 2024, di Anna Russo