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Giornalisti: minimi e massimali retributivi e contributivi 2025
L'INPGI comunica l’aliquota contributiva da applicare sui compensi dovuti ai giornalisti che svolgono attività lavorativa nella forma della co.co.co., che non risultino contestualmente assicurati presso altre forme obbligatorie (INPGI - circolare 10 febbraio 2025 n. 1)
Giornalisti: minimi e massimali retributivi e contributivi 2025
L'INPGI comunica l’aliquota contributiva da applicare sui compensi dovuti ai giornalisti che svolgono attività lavorativa nella forma della co.co.co., che non risultino contestualmente assicurati presso altre forme obbligatorie (INPGI - circolare 10 febbraio 2025 n. 1)
Gestione CO.CO.CO. - Valori minimi e massimali retributivi e contributivi per l’anno 2025
L’aliquota contributiva da applicare sui compensi dovuti ai giornalisti che svolgono attività lavorativa nella forma della collaborazione coordinata e continuativa, che non risultino contestualmente assicurati presso altre forme obbligatorie e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche, per l’anno 2025 sono confermate nelle seguenti misure:
Decorrenza dal | IVS | Prestazioni temporanee | TOTALE | COMMITTENTE | GIORNALISTA |
01/01/2025 | 26,00 % | 2,00 % | 28,00 % | 18,67 % | 9,33 % |
L’aliquota contributiva dovuta, invece, dai committenti in favore dei collaboratori coordinati e continuativi che siano titolari contestualmente anche di altra posizione assicurativa in altri enti previdenziali o pensionati e la relativa aliquota contributiva per il computo delle prestazioni pensionistiche restano così stabilite:
Decorrenza dal | IVS | Prestazioni temporanee | TOTALE | COMMITTENTE | GIORNALISTA |
01/01/2025 | 17,00 % | 0,00 % | 17,00 % | 11,33 % | 5,67 % |
Le predette aliquote ridotte, oltre ai titolari di trattamenti pensionistici, sono applicabili solo ed esclusivamente ai soggetti che risultino contestualmente assicurati in altra gestione previdenziale obbligatoria. A tal fine, non assume rilievo il fatto che il giornalista possa risultare già assicurato all’INPGI per altro rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e/o attività libero professionale. Pertanto, nel caso in cui un giornalista non sia assicurato in altre gestioni previdenziali, ma svolga due o più collaborazioni giornalistiche con diversi committenti, tutti i compensi dovranno essere assoggettati ad aliquota contributiva intera.
Per il versamento dei contributi in favore dei collaboratori, i cui compensi sono assimilati ai redditi da lavoro dipendente, trova applicazione il disposto del primo comma dell’articolo 51 del T.U.I.R., in base al quale le somme corrisposte entro il giorno 12 del mese di gennaio si considerano percepite nel periodo d’imposta precedente. Di conseguenza, i compensi erogati ai collaboratori entro la data del 12 gennaio 2025, purché riferiti a prestazioni effettuate entro il 31 dicembre 2024, sono da assoggettare a contribuzione con riferimento all’anno 2024 (aliquota e massimale 2024), avendo l’accortezza di dichiararli nella procedura DASM come compenso arretrato 12/2024.
Per quanto riguarda, invece, i compensi per attività giornalistica svolta in forma autonoma diversi dalle collaborazioni coordinate e continuative (redditi professionali con Partita IVA, Cessione del diritto d’autore, con ritenuta d’acconto, ecc.), la misura del contributo integrativo a carico del committente, da erogare direttamente al giornalista, è fissata al 4%.
Il premio assicurativo - posto interamente a carico del committente - per l’anno 2025 è confermato nella misura fissa, non frazionabile, di 6,00 euro mensili per ogni collaboratore iscritto all’ INPGI e soggetto all’obbligo assicurativo contro gli infortuni.
Il limite del massimale annuo imponibile, per l’anno 2025, è rideterminato in 120.607,00 euro. Tale massimale contributivo è riferito anche ai giornalisti che svolgono attività libero professionale assicurati presso la medesima Gestione INPGI. Ai fini del rispetto del predetto massimale imponibile non si tiene conto, invece, di eventuali retribuzioni e/o compensi assoggettati a contribuzione presso altre gestioni previdenziali.
Reddito minimo per l’accredito della contribuzione presso la gestione INPGI
L’accredito dei contributi mensili nelle posizioni assicurative dei singoli giornalisti titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa è basato sul minimale di reddito determinato, per l’anno 2025, in 18.555,00 euro. Pertanto, nel caso in cui - alla fine dell’anno - il predetto minimale non fosse stato raggiunto si procederà ad una contrazione dei contributi mensili accreditati, in proporzione al contributo versato.
Il committente è tenuto a determinare la contribuzione dovuta all’INPGI sulla base dei compensi effettivamente corrisposti ai propri collaboratori e non è richiesto, quindi, l’adeguamento al predetto importo.
Il predetto minimale di reddito, ai fini dell’attribuzione dell’anzianità contributiva, si applica anche ai giornalisti che svolgono attività autonoma giornalistica libero professionale (ancorché senza partita IVA e/o mediante cessione del diritto d’autore).
Rateazione dei debiti contributivi
Il committente, per ottenere il pagamento in forma dilazionata della propria esposizione debitoria per contributi e sanzioni, deve presentare apposita domanda, utilizzando il modulo DIL-02, presente nella sezione modulistica del sito internet dell’Istituto.
Possono essere oggetto di pagamento dilazionato le somme (contributi e sanzioni) che non siano state ancora affidate per il recupero agli Agenti della Riscossione. Le rateazioni dei debiti contributivi possono essere concesse fino ad un massimo di 24 mesi.
Il piano di ammortamento è determinato con l’applicazione del tasso di dilazione e differimento che è pari al Tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale dell’Euro sistema stabilito periodicamente dalla B.C.E., aumentato di 6 punti. A far data dal prossimo 5/02/2025 il tasso sarà, quindi, pari a 8,90% su base annua (tasso BCE 2,90 + 6 punti = 8,90%).
di Francesca Esposito
Fonte normativa